Dorian Gray incontra Lord Henry Wotton nello studio di Basil Hallward, che sta usando il primo come modello per il suo ultimo dipinto. Lord Henry racconta a Dorian la sua visione epicurea della vita e lo convince del valore della bellezza sopra ogni altra cosa. Il giovane e impressionabile protagonista è molto colpito dalle parole dell’uomo. Quando Basil mostra loro il dipinto appena completato, Dorian è inondato di stupore alla vista della propria immagine ed è sopraffatto dalla paura che la sua giovinezza e la sua bellezza svaniscano. Diventa geloso del fatto che il quadro sarà bello per sempre mentre lui è destinato ad appassire e invecchiare e desidera ardentemente che sia il contrario. Lord Henry è affascinato dall’innocenza di Dorian, così come quest’ultimo è colpito dalla visione cinicamente sensuale della vita di Henry. I due diventano subito amici, con grande sgomento di Basil. Egli teme infatti che Henry possa avere un’influenza corruttrice sul giovane e innocente Dorian, che egli adora.
Dorian e Lord Henry diventano subito amici, cenano spesso insieme e frequentano le stesse attività sociali. L’influenza del secondo ha un effetto profondo sul giovane, che presto adotta le opinioni di Henry come proprie, abbandonando i vincoli etici e vedendo la vita in termini di piacere e sensualità. Dorian si innamora della bella Sibyl Vane, giovane attrice shakespeariana povera ma di talento. I due sono fidanzati, fino a quando il giovane non porta Henry e Basil a una rappresentazione, durante la quale la recitazione della ragazza è insolitamente - e inspiegabilmente - terribile. Dorian affronta Sibyl dietro le quinte e lei gli dice che, essendo ora veramente innamorata, non crede più nella recitazione. Disgustato e offeso, il giovane rompe il loro fidanzamento e la lascia a terra singhiozzante. Quando torna a casa, scopre che la figura del suo ritratto ha un’espressione facciale leggermente diversa e più sprezzante.
Dorian si sveglia tardi il giorno dopo, sentendosi in colpa per il trattamento riservato a Sibyl, così le scrive un’appassionata lettera d’amore implorando il suo perdono. Tuttavia, ben presto, arriva Lord Henry e lo informa che la ragazza si è suicidata la sera prima. Dorian è scioccato e tormentato dai sensi di colpa, ma l’amico lo convince a considerare l’evento in modo artistico, asserendo che il superbo melodramma della sua morte è qualcosa da ammirare. Cedendo al suggerimento dell’uomo più maturo, Dorian decide che non deve sentirsi in colpa, soprattutto perché il suo ritratto incantato ora si farà carico dei suoi errori. Il quadro gli servirà da coscienza, permettendogli di vivere liberamente. Quando Basil fa visita al giovane per consolarlo, rimane sconcertato dall’apatia dell’amico nei confronti della morte di Sibyl. Dorian è impassibile e infastidito dall’adulazione di Basil verso di lui.
Preoccupato che qualcuno possa scoprire il segreto del dipinto, e quindi la vera natura della sua anima, Dorian nasconde il ritratto in soffitta. Negli anni successivi, il volto di Dorian rimane giovane e innocente, nonostante le numerose relazioni egoistiche e gli scandali. È un uomo estremamente popolare, ammirato per il suo gusto raffinato e venerato come creatore di tendenze. Il ritratto, tuttavia, continua a invecchiare, divenendo sempre più sgradevole a ogni atto illecito. Il protagonista non riesce a trattenersi dal guardare periodicamente il quadro, ma ne è impaurito ed è davvero felice solo quando riesce a dimenticarne l’esistenza. Così, si immerge in varie ossessioni, studiando misticismo, gioielleria, musica e arazzi antichi. Questi interessi, tuttavia, sono solo distrazioni che gli permettono di dimenticare l’orrore della sua vera anima.
Una sera, Basil fa visita a Dorian per confrontarsi con lui su tutte le terribili dicerie che ha sentito. Il pittore vuole credere che il suo amico sia ancora una brava persona. Il giovane decide di mostrargli il ritratto per fargli vedere il vero degrado della sua anima, ma quando Basil lo vede rimane inorridito ed esorta l’amico a pentirsi dei suoi peccati. La reazione dell’uomo fa infuriare Dorian, che uccide l’artista con un coltello. Per sbarazzarsi del corpo, ricatta un conoscente, Alan Campbell, un chimico, che riesce a bruciare il corpo nel camino della soffitta. Alan è già stato spinto all’isolamento dall’influenza corruttrice di Dorian e questa azione lo costringe a suicidarsi. Poco tempo dopo, il protagonista visita una fumeria d’oppio e viene aggredito da James Vane, fratello di Sibyl, che ha giurato vendetta nei confronti dell’uomo che ha spinto la sorella a uccidersi. Sono passati diciotto anni da quell’evento, eppure Dorian ha ancora l’aspetto di un giovane ventenne. James pensa di essersi sbagliato e Gray fugge prima che il suo aspirante assassino scopra la verità. Nei giorni successivi, Dorian vive nella paura, sicuro che James lo stia cercando. Un giorno, mentre è a caccia, l’amico del protagonista, Geoffrey, spara accidentalmente a un uomo che si nasconde nella proprietà di Dorian. Lo sconosciuto si rivela essere James Vane. Gray è sollevato, eppure non può sfuggire al fatto che quattro morti pesano sulla sua coscienza.
Decidendo di cambiare la sua vita in meglio, Dorian compie una buona azione rifiutando di corrompere una giovane ragazza che si è innamorata di lui. Poi controlla il ritratto, sperando di scoprire che è cambiato in meglio, ma quando si rende conto che l’unica cosa che è mutata è il nuovo e ipocrita sorriso sul volto rugoso, capisce che anche lo sforzo di salvare la sua anima è stato guidato dalla vanità. In preda alla disperazione, decide di distruggere il quadro con lo stesso coltello che ha usato per uccidere Basil, il suo creatore. Al piano di sotto, i domestici odono un urlo e si precipitano di sopra dove trovano il loro padrone morto sul pavimento, con il coltello conficcato nel petto. Il volto giovanile di Dorian è scomparso e i suoi servitori sono in grado di riconoscerlo solo dai gioielli che porta alle dita.