Il Grande Gatsby

Il Grande Gatsby Riassunto e analisi di - Capitolo 8

Riassunto

Quella notte Nick ha difficoltà a dormire visto che il terribile evento della giornata lo ha turbato parecchio. Devastato dall’ansia, si affretta ad andare a casa di Gatsby poco prima dell’alba e gli consiglia di lasciare Long Island finché lo scandalo della morte di Myrtle non si sia placato. Gatsby si rifiuta, perché non se la sente di lasciare Daisy: dice a Nick di aver trascorso tutta la notte di fronte a casa Buchanan solo per assicurarsi che Daisy fosse al sicuro. Gli dice anche che Tom non ha tentato di farle del male e che Daisy non è uscita per incontrarlo sebbene lui fosse lì nel suo prato al chiaro di luna.

Gatsby, nella disperazione, racconta a Nick la storia del suo primo incontro con Daisy. Questa volta gli racconta la verità, visto che nel suo precedente racconto gli aveva mentito. Gatsby e Daisy si incontrarono per la prima volta a Louisville nel 1917; Gatsby fu immediatamente affascinato dalla sua ricchezza, bellezza e innocenza giovanile. Rendendosi conto che Daisy lo avrebbe rifiutato se avesse saputo della sua condizione di povertà, Gatsby decise di mentirle riguardo il suo passato e le sue circostanze. Prima di partire per la guerra, Daisy gli promise di aspettarlo: i due allora passarono la notte insieme, come per suggellare il loro patto. Ovviamente Daisy non lo aspettò, ma si sposò con Tom, che era del suo stesso ceto sociale ed era stato scelto dai genitori di lei.

Accorgendosi che si era fatto tardi, Nick saluta Gatsby. Mentre sta andando via, torna indietro e grida che Gatsby che lui, da solo, vale “più di tutti loro [i Buchanan e i loro amici dell’East Egg] messi assieme”.

La scena si sposta dal West Egg alla valle delle ceneri, dove George Wilson ha trovato rifugio da Michaelis. È da quest’ultimo che Nick viene a conoscenza di quello che è successo dopo la morte di Myrtle. George dice a Michaelis che ha affrontato Myrtle avendo la prova della sua relazione e le ha detto che, nonostante potesse nascondere il suo peccato da suo marito, non poteva nasconderlo agli occhi di Dio. Quando il sole sorge sulla valle delle ceneri, Wilson è improvvisamente folgorato dagli occhi del Dott. T.J. Eckleburg, che scambia per gli occhi di Dio. Wilson presume che il guidatore della fatidica automobile sia l’amante di Myrtle e così decide di punirlo per i suoi peccati.

Va alla ricerca di Tom Buchanan nella speranza che gli riveli l’identità del guidatore. E così fu: gli dice che Gatsby era alla guida della macchina. Wilson si reca alla villa di Gatsby e lì lo trova galleggiare nella piscina, con lo sguardo fisso al cielo, in contemplazione. Wilson gli spara e poi gira la pistola verso di sé.

È Nick a trovare il corpo di Gatsby, il quale riflette sul fatto che sia morto totalmente disilluso, avendo rapidamente perso il suo amore e i suoi sogni.

Analisi

Nick dà la valutazione finale di Gatsby quando afferma che vale “più di tutti loro messi assieme”. Nonostante l’ambivalenza che prova nei confronti del suo passato criminale e dell’ostentazione della sua ricchezza, Nick non può fare a meno di ammirarlo per la sua imprescindibile nobiltà. Sebbene lo abbia respinto dall’inizio alla fine, Nick è ancora in grado di riconoscerlo come un visionario, un uomo capace di grande passione e di grandi sogni. Rappresenta un ideale raro negli anni Venti del Novecento, che Nick (insieme a Fitzgerald) considera un’epoca di cinismo, decadenza e crudeltà.

Nelle sue riflessioni sulla vita di Gatsby, Nick suggerisce che il suo grande errore fu quello di innamorarsi di Daisy. Scelse un oggetto inferiore su cui focalizzare la sua ardente ambizione. Proprio come il sogno americano è degenerato nella rozza ricerca del benessere materiale, anche Gatsby, innamoratosi di Daisy, limita la sua ambizione alla sola ricchezza: l’immaginazione superficiale e limitata della donna non può concepire niente di più grande. È significativo che Gatsby non venga ucciso per i suoi crimini ma piuttosto per la sua incrollabile devozione per Daisy. Come scrive Nick, Gatsby ha “pagato un prezzo troppo alto per aver vissuto a lungo con un unico sogno”.

Fino al momento della sua morte, Gatsby non può accettare che il suo sogno sia finito: continua a insistere che Daisy potrebbe ancora tornare da lui, sebbene sia chiaro a tutti, compreso il lettore, che lei è legata indissolubilmente a Tom. La morte di Gatsby perciò sembra quasi inevitabile, dato che un sognatore non può esistere senza i suoi sogni e con il tradimento di Daisy lui perde, di fatto, ogni ragione per vivere.

Nell’ottavo capitolo Wilson sembra essere la brutta copia di Gatsby e rappresenta gli aspetti più minacciosi della capacità visionaria di sognare. Come Gatsby, in sostanza altera il corso della sua vita apportando un significato simbolico a qualcosa che è, di per sé , senza significato. Per Gatsby, si tratta di Daisy e la sua luce verde; per Wilson si tratta degli occhi del Dott. T.J. Eckleburg. Entrambi sono distrutti dall’amore di due donne che amano il violento Tom Buchanan ed entrambi sono consumati dal desiderio di qualcosa di più grande di loro. Se Gatsby è un sognatore americano di successo (almeno per quanto abbia realizzato il suo sogno di ricchezza), Wilson esemplifica il destino del sognatore fallito, la cui povertà lo ha privato perfino della capacità di avere speranza.

La morte di Gatsby ha luogo il primo giorno d’autunno, quando il fresco ha iniziato a insinuarsi nell’aria. La sua decisione di usare la piscina è in segno di sfida del cambio di stagione e rappresenta un altro esempio della ritrosia di Gatsby a voler accettare il passare del tempo. L’estate equivale per lui all’incontro con Daisy, mentre la fine dell’estate annuncia la fine della loro storia d’amore.